- Aprile 15, 2021
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Nella giornata di ieri, mercoledi 14 aprile, hanno visto il debutto sul Nasdaq le azioni Coinbase, la più importante o tra le più importanti piattaforme esistenti per l’acquisto, scambio gestione e conservazione delle principali Cryptovalute.
Il giorno della quotazione l’azione ha superato i 400 dollari negli scambi per poi ritracciare verso area 350 e forse ci si aspettava qualcosina di molto più spumeggiante vista la fame di Bitcoin che stiamo vivendo negli ultimi 6-12 mesi almeno.
Molti operatori e consulenti finanziari hanno pensieri divergenti sul mondo crypto e commento non da poco è proprio quello dell’ex Ministro Tremonti che in un articolo apparso su Il Sole 24 Ore odierno definisce l’ipo con le seguenti parole: “Hanno quotato il nulla, certificato dal nulla”.
Ma è proprio vero che stiamo valutando miliardi il nulla? E’ tutta una cryptobolla motivata dal non saper dove investire i nostri soldi? Abbiamo tutti il sogno di diventare milionari con le monete digitali acquistando il futuro nuovo Bitcoin semplicemente tenendolo in portafoglio per anni? Insomma, dare una risposta certa è effettivamente molto difficile ma è doveroso fare alcune osservazioni.
Il mondo crypto non è assolutamente rappresentativo del “nulla”, anzi, la tecnologia che sta alla base di tutto è effettivamente rivoluzionaria, la blockchain.
Fino a forse due o tre anni fa, solamente i più acculturati in materia avevano ben chiaro cosa fosse la blockchain, la differenza tra token e coin, cosa volesse dire “minare”, insomma tutta terminologia lontana dagli investimenti tradizionali ma abc basilare per affrontare un investimento od un semplice acquisto di una moneta digitale.
La Blockchain, questa sconosciuta, è una tecnologia talmente rivoluzionaria e sicura che permette di digitalizzare qualsiasi asset, tecnicamente potremmo spaziare dalle transazioni finanziarie a dei registri immobiliari, dall’anagrafe di un Comune alle più svariate applicazioni in modo molto rapido e sicuro; proviamo solo a pensare a che vantaggi potremmo avere trasferendo semplici archivi tradizionali come il Catasto, l’anagrafe, gli atti notarili e oltre. Nella vicina Svizzera, per esempio, tramite EDSX (European Digital Assets Echange) è già possibile tokenizzare qualsiasi asset e reperire capitali tramite blockchain, emettere minibond, ipo e persino avere la registrazione del libro soci di una azienda, insomma il futuro è già arrivato.
A questo punto dire che hanno quotato il nulla, certificato dal nulla, secondo me non è molto corretto, è ovvio che una società come Coinbase vivendo di commissioni sia molto soggetta ad una volatilità anche di fatturato in base all’andamento delle maggiori cryptovalute però, se dopo diversi anni di ostacoli ed anche battaglie legali i colossi della finanza mondiale hanno abbracciato le crypto, forse forse non stiamo parlando di una semplice moda o di una bolla destinata ad esaurirsi.
Devo essere sincero, c’è ancora molta confusione e scetticismo, basti pensare che spesso e volentieri molti operatori non hanno ben chiaro nemmeno come trattare fiscalmente eventuali plusvalenze.
Un paio di domanda in argomento e molto ricorrenti sono se sia ancora il caso di investire nel Bitcoin oppure a questi prezzi meglio starne alla larga e se vale la pena “buttare un chip” su qualche alternativa a bassissimo prezzo.
Bene, la risposta è tutt’altro che semplice, io sono assolutamente a favore di Bitcoin & Co. e dell’universo che ci gira attorno, seguo con attenzione anche i prodotti alternativi che stanno nascendo come funghi come gli ETP e FIA (fondi di investimento alternativi) e noto un sempre crescente interesse anche da parte dei vari Asset Managers che non si vogliono far scappare il fiume di denaro che è ormai presente sulle valute digitali.
Per dare un ordine di grandezza le prime 5 Crypto per capitalizzazione la fanno da padrona, analizzando i numeri nella sezione dedicata di Investing.com possiamo notare che Bitcoin, Ethereum, Binance Coin, Ripple e Cardano insieme capitalizzano circa 1,678 trilioni di dollari a fronte di 2,2 trilioni in totale distribuiti su 4977 prodotti. E’ anche ovvio che moltissimi progetti presenti sul mercato finiranno in un nulla di compiuto ma attorno ai principali c’è ancora molta strada da fare.
Ma come fare allora per provare ad acquistare una frazione di Bitcoin (parlo di frazione dato che in questo momento quota circa 63.000 dollari) o di Ethereum oppure Dogecoin o Polkadot?
Le strade sono molteplici e molteplici sono gli obiettivi e gli utilizzi che ne possiamo fare.
Per fare alcuni esempi possiamo acquistare fisicamente i token/coin nei vari exchange proprio come Coinbase, oppure Binance, Kraken ecc ecc oppure possiamo negoziarle tramite CFD (contratti per differenza) sui vari broker presenti sul mercato ma facendo molta attenzione a scegliere un Broker regolamentato, possiamo investire su un ETP (exchange traded product) e seguire l’andamento del sottostante oppure acquistare le quote di un FIA o attendere i prossimi ed imminenti prodotti in arrivo Made in USA!
Se tutto questo mondo ti affascina e vuoi essere aiutato e guidato nella scelta migliore per te, non esitare a contattarmi, ti fornirò ogni informazione in merito e ti aiuterò a comprendere rischi, opportunità e strumenti per diversificare al meglio i tuoi obiettivi ed investimenti.