Cina e Paesi Asiatici in una nuova prova di forza

Rieccoci qua, finito o quasi il trambusto legato alle elezioni USA (ricorsi permettendo) ed incassata l’ondata di nuovo ottimismo generato dai vaccini Pfizer e Russo per il virus, riprendiamo ed analizziamo quello che sta succedendo nelle borse e quello che probabilmente accadrà nei prossimi mesi.

Inutile dire che siamo in una situazione profondamente anomala, un debito in continua espansione a livello mondiale, fiumi di liquidità ed il mercato dei bond letteralmente annientato da rendimenti inesistenti e valutazioni al limite del comprensibile.

Per dare un’idea corretta del fenomeno bond, ad oggi ci sono qualcosa come 17 trilioni di dollari di obbligazioni con rendimento negativo; un paese come la Grecia, pecora nera in UE nel rapporto deficit/pil, offre rendimenti negativi con scadenze fino a tre anni. 

A conti fatti chi è in cerca di un briciolo di rendimento è di fatto obbligato a cercar rifugio nell’azionario o in prodotti alternativi.

Contrariamente a quanto ipotizzato sul vincitore delle presidenziali USA i mercati hanno reagito in modo positivo alla vittoria di Biden, lo stesso Biden che a detta degli analisti con le sue politiche economiche avrebbe dato un pesante colpo alle aziende USA e favorito un miglior clima tra gli Stati Uniti e la Cina. 

Ma alla fine cosa è cambiato? E’ cambiato che siamo solo agli inizi ma molto probabilmente i mercati per reagire volevano solo una cosa: un vincitore! E’ vero che Trump non mollerà facilmente l’osso ma a quanto pare non ha  molto margine di manovra.

Ma nel resto del mondo che sta succedendo?

Nel resto del mondo è successo qualcosa di veramente importante, nel mentre che in Europa si continua a litigare per i fondi promessi e le lungaggini non fanno altro che condizionare un continente che ad oggi sta vivendo solo di speranze e ricordi, l’Asia ha di fatto gettato le basi per il suo ruolo primario nell’economia mondiale dei prossimi anni.

Notizia di oggi è che è stato firmato il Regional Comprehensive Economic Partnership – RCEP il patto che di fatto ha creato l’area di libero scambio più grande del mondo. 

Alcuni numeri: 

  • 15 Paesi aderenti, Cina, Giappone, Australia, Nuova Zelanda, Corea del Sud, Myanmar, Malesia, Vietnam, Thailandia, Singapore, Cambogia, Brunei, Laos Filippine ed Indonesia.
  • 30% dell’economia mondiale coinvolta nel patto
  • 2,2 miliardi di consumatori coinvolti

L’accordo porterà in primis ad una riduzione delle tariffe doganali ed un considerevole aumento degli scambi commerciali. Per il momento l’India non è entrata nell’accordo per timori di un aumento del deficit commerciale ma non è escluso un rientro nel breve.

In estrema sintesi assisteremo nuovamente ad una nuova e grande presa di posizione dei paesi Asiatici, non soltanto degli Emergenti, che ci mostreranno nuovamente come si fa a far crescere la propria economia, le proprie aziende ed il benessere collettivo.

Noi poveri europei continueremo a litigare tra di noi su chi deve dettar regole e su chi deve tagliare a più non posso per rientrare nel debito e nel breve ci toccherà restare alla finestra e guardare gli Usa e la nuova potenza Asiatica contendersi i primati post pandemia.

Per poter approfittare di questo nuovo scenario ci sono moltissimi prodotti anche tematici che ci possono permettere di cavalcare il nuovo trend che via via si sta delineando, per ogni info in merito non esitate a contattarmi per pianificare un intervento ad hoc!



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